Cittadinanza attiva: incontro con Giovanni Sala

“Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”

Si è svolto nell’Aula Magna dell’Istituto l’incontro tra gli studenti dell’Armaforte e Giovanni Sala, imprenditore di Altofonte,  che si è opposto al racket mafioso. Si è trattato di un incontro che avviene a conclusione di una vicenda che ha portato all’arresto e alla condanna dei responsabili.

Al dibattito hanno preso parte l’Arma dei Carabinieri ed il Comitato Addiopizzo, che insieme hanno sostenuto Giovanni Sala fornendo una collaborazione determinante.

L’occasione è servita a sensibilizzare gli studenti perché prendano sempre più coscienza del fenomeno mafioso, che si manifesta anche sotto forma di racket.

Giovanni Sala, con la sua testimonianza, ha trasmesso quanto ha vissuto all’epoca della richiesta di pizzo e della sua decisione di denunciare; ha stimolato la curiosità degli alunni, che gli hanno posto domande sui fatti accaduti. La  scelta di rivolgersi al Comitato Addiopizzo e alle Forze dell’ordine, è stata una scelta di dignità ed è stata determinante per consentirgli di tornare ad essere un uomo e cittadino libero.

Molte le riflessioni che ha esposto al pubblico sulla vicenda personale tra le quali  la forte delusione nel vedersi avanzare richieste illecite di denaro da quelli che un tempo considerava amici e con cui aveva trascorso spensierati periodi della giovinezza

La sua ferma posizione è stata appoggiata dalla moglie, dalle figlie, dalla famiglia tutta, che lo hanno sostenuto perché credono fermamente nella legalità e nella giustizia, così come i cittadini onesti del territorio che sorreggono la scelta di Giovanni.

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